Nuove scoperte

Il team di ricerca del Centro Interuniversitario di ricerca Seminario di Storia della Scienza, guidato dal Prof. Francesco Paolo de Ceglia insieme ad Andrea Maraschi, e del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali, rappresentato da Alessandro Monno e Gioacchino Tempesta, dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in collaborazione con il Museo Cappella Sansevero, ha scoperto che Raimondo di Sangro (1710-1771), principe di Sansevero, fu l’inventore della ricetta per riprodurre artificialmente il preziosissimo pigmento blu ottenuto in natura dal lapislazzuli. La ricerca è stata presentata martedì 5 marzo 2024 al Museo Cappella Sansevero dalla direttrice Maria Alessandra Masucci e dall’équipe dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed è parte del progetto di ricerca PRIN 2017-The Uncertain Borders of Nature.

Nino Masucci, Alessandro Monno, Andrea Maraschi, Maria Alessandra Masucci, Francesco Paolo de Ceglia, Gioacchino Tempesta, Presentazione al Museo Cappella Sansevero, 5 marzo 2024, credits Giuseppe Paolisso-Rive Studio.


Altare maggiore, photo Raffaele Aquilante e Alessandro Scarano, e particolare della cornice, Museo Cappella Sansevero, photo Giuseppe Paolisso-Rive Studio.
I risultati innovativi sono stati ottenuti nel corso di due distinte indagini effettuate presso il Museo Cappella Sansevero, condotte sulle tecniche di ri-creazione della materia utilizzate da Raimondo di Sangro per adornare la cappella di famiglia con pigmenti rossi e blu. La scoperta riguarda infatti il blu oltremare artificiale utilizzato per la cornice intorno all’altorilievo soprastante l’altare maggiore (Altare maggiore, Francesco Celebrano e Paolo Persico, anni ’60 del XVIII sec.).
Ad oggi, questo sembra essere il primo esempio mai registrato della produzione di questo pigmento artificiale.
La scoperta del Principe sarebbe avvenuta più di cinquant’anni prima di Jean-Baptiste Guimet, il chimico francese che nel 1828 riuscì per la prima volta, ufficialmente, a sintetizzare l’oltremare, il costosissimo pigmento blu ottenuto in natura dal lapislazzuli.
I risultati sono pubblicati nell’articolo:
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https://www.geopop.it/il-colore-piu-costoso-deuropa-nel-medioevo-il-blu-oltremare/