Pubblicazioni

Pubblicazione di nuove scoperte

F.P. de Ceglia, A. Maraschi, A. Monno, G. Tempesta, “In search of the Phoenix in eighteenth century Naples. Raimondo di Sangro, nature mimesis and the production of counterfeit stones between palingenesis, alchemy, art and economy”, in Nuncius. Journal of the Material and Visual History of Science, 39, 2 (2024)


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Lombroso e il Sud

a cura di F. P. de Ceglia, E. De Cristofaro, S. Montaldo

Donzelli Editore, Roma 2023

Contributi di:
Simone Baral, Lorenzo Benadusi, Maddalena Carli, Cristina Cilli, Francesco Paolo de Ceglia, Ernesto De Cristofaro, Liborio Dibattista, Rosanna Lavopa, Lorenzo Leporiere, Andrea Maraschi, Paolo Marchetti, Simona Melorio, Maria Teresa Milicia, Silvano Montaldo, Franco Orlandi, Roberta Passione, Rosario Perricone, Francesco Rotondo, Nadia Pugliese, Marina Sardi

Sinossi

Molto è stato scritto, e non sempre a ragione, su Cesare Lombroso e il Sud Italia. Fu un rapporto articolato, che nel corso degli anni alternò paternalismo a condanna, umana simpatia per alcuni interlocutori a incapacità di comprendere una realtà vasta, complessa e sfuggente. Di certo il Mezzogiorno, con i suoi intellettuali e i suoi problemi, rappresentò una parte rilevante della formazione ideale dell’antropologo e psichiatra veronese, così come della sua opera e della visione che guidò le sue battaglie politiche. Con uomini e donne del Sud egli infatti intrattenne una relazione molto stretta, ampiamente documentata dai carteggi e dagli scritti. In queste pagine è ricostruito il lavoro di frenologi, psichiatri, giuristi, criminologi e medici meridionali, i quali – prima, durante e dopo Lombroso – studiarono le possibili cause della criminalità e della follia, e si addentrarono in ambito giuridico, discutendo, in alcuni casi, la legittimità della punizione o ipotizzando possibili riforme: alcuni precorsero i temi che Lombroso avrebbe poi sviluppato, influenzandolo; altri furono suoi compagni di viaggio e ne risultarono a loro volta suggestionati; altri ancora cercarono di rinverdire le declinanti fortune postume dell’antropologia criminale. Quindi, focalizzando l’attenzione sul lavoro di Lombroso – grazie all’esame dei suoi scritti, così come dei reperti umani e dei materiali iconografici conservati nel Museo Lombroso, e soprattutto alla luce delle ricerche sul campo e agli studi su brigantaggio, mafia e camorra – è affrontata in maniera circostanziata e obiettiva la spinosa questione di quello che, da Colajanni e da Gramsci in poi, spesso è stato sbrigativamente denunciato come «razzismo» lombrosiano. Dagli interessi spiritici al determinismo climatico, dal tema del cannibalismo alla letteratura dialettale (da cui la collaborazione a distanza con Giuseppe Pitrè), il volume offre un ritratto a tutto tondo di quello che da molti è considerato il padre della moderna criminologia, figura discussa e discutibile, ma non ignorabile, del pensiero scientifico italiano.

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I Demoni di Napoli

Naturale, preternaturale, sovrannaturale a Napoli e nell’Europa di età moderna

a cura di Francesco Paolo de Ceglia e Pierroberto Scaramella

Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2021

Contributi di: Andrea Maraschi, Riccardo Lattuada, Leen Spruit, Maria Conforti, Miguel Gotor, Stefano Daniele, Massimo Cattaneo, Federico Barbierato, Giulio Sodano, Pasquale Palmieri, David Armando, Pierroberto Scaramella, Lorenzo Leporiere, Guido Dall’Olio, Francesco Paolo de Ceglia, Ottavia Niccoli

Sinossi

La possessione diabolica e l’arte esorcistica, le apparizioni e il culto dei santi, la medicina dotta e i rimedi popolari, il sonnambulismo e lo spiritismo: sono le tappe di un percorso all’interno del ‘meraviglioso’ napoletano di età moderna, presentato nelle sue diverse sfaccettature – dall’uso degli elementi materiali a quello dei miti arcaici, dal ricorso alle dottrine teologiche a quello delle pratiche scientifiche – e catalizzato in quella zona ambigua e instabile della vita quotidiana le cui manifestazioni venivano definite ‘preternaturali’. I saggi qui raccolti riflettono in una prospettiva interdisciplinare sui concetti di naturale e di sovrannaturale, sulle loro sovrapposizioni e sui tentativi di rigorosa definizione, collocando il Regno di Napoli nell’orizzonte intellettuale europeo.

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La possessione diabolica e l’arte esorcistica, le apparizioni e il culto dei santi, la medicina dotta e i rimedi popolari, il sonnambulismo e lo spiritismo: sono le tappe di un percorso all’interno del ‘meraviglioso’ napoletano di età moderna, presentato nelle sue diverse sfaccettature – dall’uso degli elementi materiali a quello dei miti arcaici, dal ricorso alle dottrine teologiche a quello delle pratiche scientifiche – e catalizzato in quella zona ambigua e instabile della vita quotidiana le cui manifestazioni venivano definite ‘preternaturali’. I saggi qui raccolti riflettono in una prospettiva interdisciplinare sui concetti di naturale e di sovrannaturale, sulle loro sovrapposizioni e sui tentativi di rigorosa definizione, collocando il Regno di Napoli nell’orizzonte intellettuale europeo.
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Un mondo perduto?

Religione e cultura popolare

a cura di Lucia Felici, Pierroberto Scaramella

Aracne, Roma 2020

Contributi di:
Alessandro Arcangeli, Federico Barbierato, Peter Burke, Massimo Cattaneo, Jean-Pierre Cavaillé, Francesco Paolo de Ceglia, Fabio Dei, Ottavia Niccoli

Sinossi

La possessione diabolica e l’arte esorcistica, le apparizioni e il culto dei santi, la medicina dotta e i rimedi popolari, il sonnambulismo e lo spiritismo: sono le tappe di un percorso all’interno del ‘meraviglioso’ napoletano di età moderna, presentato nelle sue diverse sfaccettature – dall’uso degli elementi materiali a quello dei miti arcaici, dal ricorso alle dottrine teologiche a quello delle pratiche scientifiche – e catalizzato in quella zona ambigua e instabile della vita quotidiana le cui manifestazioni venivano definite ‘preternaturali’. I saggi qui raccolti riflettono in una prospettiva interdisciplinare sui concetti di naturale e di sovrannaturale, sulle loro sovrapposizioni e sui tentativi di rigorosa definizione, collocando il Regno di Napoli nell’orizzonte intellettuale europeo.

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